lunedì 27 maggio 2013

Qualcosa bolle in pentola - Coinquilingustici / Segunda Parte

Nuova puntata dell'angolo "sfreggi alla Germania":

Qualche giorno fa stavo giusto giusto colle tempistiche per andare a lezione, allora appena uscito dalla doccia coll'accappatoio messo, faccio capoccella dalla stanza e je faccio alla coinquilina crucca : "Puedes poner el agua en el fuego?" cercando de estremizzà al massimo le complicazioni, traducendo ar limite del letterale perché a questa se ie dicevo "Puedes poner agua a hervir?" ( puoi mettere l'acqua a bollire?) je scatenavo un conflitto interiore e questa se impiccava usando il dizionario de castigliano come sedia.


Mo io dico ma mannaggia Hegel "agua", "fuego", "poner" dopo quasi otto mesi de Barcellona te li dovresti divorà a colazione, dovresti inizià a sognà naa lingua der posto dopo tutto sto tempo e invece quissa che me fa? :"Agua"? "Fuego?" "Que?"!

Ma mannaggia la Ddr come "que"?

Allora io caccio fori tutta l'esperienza accumulata dall'albero genealogico italiano e dai numerosi viaggi in tere arabe pe faje capì a questa, mimando a gesti, che l'acqua la deve mette dentro er "pot" (all'inglese così poesse capisce, che se ie dico "pote" o "olla" a questa ie pija n'infarto su du piedi) e che la deve mettere sur foco che così guadagno tempo sull'ebollizione e poesse ie la faccio a arriva ntempo a scola!

Ma questa va ner pallone, pot, agua, fuego, comer, troppe informazioni, manco un wurstel o na bira.

Mannaggia la Merkel, agua, fuego, me devo fa la pasta a chicca!

Alla fine a questa ie se illumina la lampadina, entra in cucina e esce fori coi cerini.

Chissà che cazzo ia detto la testa a questa? Ha sentito "fuego" ha pensato ai cerini. No chicca "agua" "comer" "blu blu blu mille bolle", "ebollizione a 100 gradi"Einsten era pure tedesco tacci tei!

Allora questa, orgojosa de Einsten, pare che ha capito, entra in cucina e pija la macchinetta der caffè! Ma come cazzo se fa diteme voi?

Che poi questa er caffè manco è bona a fallo figurate, che pochi giorni fa m'ha detto: "Giulio, cafe, como hacer?".

Allora io ricordandome de sta frase degna della sintassi de Cervantes ie faccio "Kristina, pasta, como hacer?" e finalmente a questa ie appare lo spirito de Schopenauer e capisce che sto velo che nasconde l'ignoto lo deve sdrumà., e finalmente entra in cucina pija la pentola e solo allora ie dico "Sì, brava".

Ma so annato troppo de fretta coi complimenti, perché sta tunna che fa? Non me porta la pentola in camera?
Ma mo fija mia spiegame che ce devo fa colla pentola in camera, coll'accappatoio ancora infilato?

"No aqui Kristina! Fuego, pasta, cocina!" " Ah entender!" "Entender npar de palle, entender que? Ma che sei de Shangai che parli coll'infinito?".




Porco disse c'avemo messo du ore pe capì che dovevi fa, a ricordammelo prima che eri de coccio me vestivo, mannavo n'email, me rifacevo er letto, me facevo nsolitario ar computer e c'avrei messo comunque de meno che a spiegatte come se vive!

Ma te sicuro che sei tedesca? Ma voi sete quelli che commanate in Europa?

E voi avete mannato du squadre in finale de Champions? E Guardiola è venuto a allenà a casa vostra? E voi rubate cervelli in fuga da Spagna, Italia e Grecia?

Te vojo ricordà che tempo fa er ministro tua da Giustizia s'è dimesso perché aveva copiato a tesi de laurea na cifra de anni prima!

Te giuro che se vedo un curriculum tuo ndo ce sta scritto che parli spagnolo te faccio veni le guardie a casa!

A regà se questa è la nova generazione de crucchi annamo calli, altro che crisi, questi tra dieci anni ce vengono a spiccià la casa ar mare.

"Ich habe fertig!" 


P.s Questi due secondi di video sono la parte finale della storica conferenza stampa del Trap in cui si infuria in tedesco maccheronico e cita più volte il giocatore del Bayern "Strunz". "Ich habe fertig" vuol dire "Ho finito" ma in tedesco si dice "Ich bin fertig" quindi l'ausiliare da utilizzare è "bin"/essere e non "habe"/avere. Come se in italiano uno dicesse "Sono finito".
Questa frase è diventata un tormentone in Germania, soprattutto tra gli studenti liceali e universitari che una volta terminato il loro ciclo di studi ripropongono la famosa frase trapattoniana: "Ich habe fertig!"

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